Flower
Mi misuro in questi giorni con diverse tecniche,
il fold forming, la patinatura (che sta diventando un po' una fissazione) perchè più non riesco a controllarla e più mi intestardisco, ed i tubi di rame.
Riguardo ai tubi devo dire che è stata una vera impresa! In quanto se volevo acquistare un metro di tubo di rame da 6 millimetri di diametro era un problema perchè viene venduto a rotoli di diversi metri (veramente per me troooppo costoso!) a metratura, dove mi rifornisco di solito, viene venduto il tubo da 12 millimetri di diametro, ovviamente l'ho preso al volo!....Non vi dico a martellarlo!! In pratica ho quasi fatto fuori il mio martello preferito!....
il fold forming, la patinatura (che sta diventando un po' una fissazione) perchè più non riesco a controllarla e più mi intestardisco, ed i tubi di rame.
Riguardo ai tubi devo dire che è stata una vera impresa! In quanto se volevo acquistare un metro di tubo di rame da 6 millimetri di diametro era un problema perchè viene venduto a rotoli di diversi metri (veramente per me troooppo costoso!) a metratura, dove mi rifornisco di solito, viene venduto il tubo da 12 millimetri di diametro, ovviamente l'ho preso al volo!....Non vi dico a martellarlo!! In pratica ho quasi fatto fuori il mio martello preferito!....
il risultato del tubo è questo:
il bracciale ne è uscito con un'altezza di 2 centimetri
al centro ho inserito con un rivetto un piccolo fiore in lamina di rame,
la brunitura invece l'ho eseguita con la fiamma anzichè con lo zolfo.


Questi piccoli fiorellini fatti con filo d’argento possono essere utilizzati come charms e come pendenti per orecchini, sono di semplice realizzazione e non richiedono l’utilizzo del saldatore. Possono essere realizzati con filo d’argento, rame, ottone oppure oro.







Una volta terminata la martellatura i petali saranno leggermente deformati e vanno sistemati. Una volta trovata la forma armonica è il momento di preparare il nucleo: con il filo diametro 0,5 mm avvolgete la parte centrale del fiore.
Grazie ad Alessia, di 
Si ritagliano due lastre di rame, spessore 0.3 mm, di dimensione 6.5 cm x 2.5 cm e le si piega a metà nel senso della lunghezza.
È questo il motivo per cui dovrete riscaldarlo dopo ogni passaggio: i metalli come rame, ottone, argento, oro, si induriscono quando vengono lavorati e, per poter proseguire nella forgiatura ed evitare la spaccatura del metallo, è necessario scaldarli fino ad arroventarli, raffreddandoli poi velocemente in acqua fredda; in questo modo torneranno nuovamente malleabili.


Per ottenere un risultato simmetrico è necessario martellare la lastra di rame su entrambe le facce; in questo modo si ottiene anche un risultato uniforme dal punto di vista estetico, poichè i segni lasciati dal martello saranno segni decorativi sul pezzo finito.
A questo punto si pulisce il rame dall’ossido; io ho usato una spazzola d’ottone bagnata con acqua e dentifricio, così da aggiungere una leggera graffiatura all’esterno del pezzo.
Ora è il momento di aprire il “guscio”: con l’aiuto di uno strumento appuntito, divaricate lentamente il metallo, proseguendo con le mani; mentre allontanate l’uno dall’altro le due pagine, vi renderete conto che il vostro “guscio” segue il movimento curvandosi lungo la linea di piegatura, potete così modellare la forma con le mani e curvare a vostro piacimento la lastra.
Una volta ottenuta la forma che desiderate, procedete con cesoie e lima ad arrotondare gli estremi e rifinire eventuali linee taglienti.
Forate la lastra e, usando filo d’argento di diametro 0.8 mm, realizzate le monachelle.








