Carpe diem: chi di noi non conosce questa famosissima, anche se ormai piuttosto obsoleta, espressione latina, di uno dei più grandi poeti dell’età augustea, Orazio, incubo e terrore di tutti i liceali?
Ebbene, sfruttare al meglio ogni istante della nostra vita, soprattutto quando questi ultimi ci appaiono allettanti e quindi pensiamo che non possono assolutamente sfuggirci, e cogliere ogni momento della nostra esistenza per far sì che diventi speciale sono sempre state le principali preoccupazioni dell’uomo fin dai tempi più antichi e, indubbiamente, lo sono ancora oggi. Lo disse anche un altro famoso autore latino, Seneca, che nella sua opera “De brevitate vitae” accusa gli uomini che sperperano il tempo come se fosse un bene eterno e reintegrabile, senza rendersi conto che invece non fanno altro che perderlo, dedicandosi ad occupazioni futili e vane.
Al giorno d’oggi siamo più che mai ossessionati dall’esigenza di non lasciar scorrere invano minuti preziosi, così pressati come siamo dalla frenesia e dall’assillo della vita quotidiana, sempre presi da mille impegni e mille incombenze e senza mai poterci ritagliare un piccolo spazio per noi stessi. In fin dei conti, sembra proprio che non sia cambiato gran che dal tempo lontano (anche se, a ben guardare, non è poi così lontano) di Orazio e Seneca e che gli uomini, con la loro natura immutabile, abbiano continuato imperterriti a sprecare l’unica risorsa su cui potevano avere pieno dominio e indiscussa giurisdizione: il tempo preziosissimo e insostituibile della loro vita.
Naturalmente non è cambiata nemmeno la propensione, da sempre insita nell’uomo, a rimandare al giorno successivo quello che poteva benissimo essere fatto il giorno stesso, con conseguente perdita di momenti ed occasioni che non ritorneranno mai più.
Per riuscire, dunque, a mettere pienamente a frutto lo spazio di tempo che ci è stato concesso, (soprattutto quello felice) occorre seguire l’esortazione di Orazio e imparare a gestire in modo ottimale la nostra esistenza, con la speranza di poter diventare, prima o poi, i veri padroni della nostra vita.
E girando pagina di questa storia trovate, in abbinamento alla collana del http://2.bp.blogspot.com/ post precedente, anche gli orecchini.. creati con la stessa passione e la stessa tecnica!
Tutto l'insieme rigoramente fatto a mano perla compresa..
Filo di ottone da 1mm, anticato con la soluzione della candeggina, perla di fimo in color turchese con striature di nero e foglia oro..
Monachella hanmade..mi piace l'astratto, non sono fatta per le precisione, tutto in ordine e il perfetto assoluto, sono come viene il giorno..
Anche se devo riconoscere che lavorando il rame la perfezione dovrebbe stare alla base..ma chissà perchè, le mie mani creano seguendo l'istinto del momento, senza nessun schema prima o risoluzione dopo..tutto nasce al momento.. come loro gli orecchini!
Sembrano che danzino, che svolazzano liberi, senza costrizione, nè regole di impostatura.. danno la libertà nell' anima di quel tempo lontano, di cercare la purezza in ogni dove, e vivere del giorno assaporando il gusto delle cose buone..
A questo punto, l’unica cosa che mi sento di aggiungere è…carpe diem !!
p..s Ringraziando Valentina G. per il suo scritto!
Io li trovo perfetti così! E in linea con la tua bella collana! Brava!
RispondiEliminagrazie Monica!!
RispondiEliminaBelli! E anche la collana! Davvero belli e originali questi orecchini.
RispondiEliminagrazie Silvia!!! un bacio
EliminaPiera, ma tu fai tutto così bene!!!! Mi perdo a leggere i tuoi post, i tuoi commenti su facebook, a guardare le tue creazioni. Continuo a pensare che tu sia un pozzo di creatività.
RispondiEliminaUn abbraccio.
Marianna