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mercoledì 3 dicembre 2014

Lords and Mister

E da mesi che avrei voluto postare questo mio lavoro Soffittaniano che più Soffittaniano non si puo ;)
Un lavoro lungo, avvolte interminabile, ma alla fine anche questa volta sono riuscita nel mio intendo creativo!
Da un anno in cantina giacevano due vecchi comodini in stile Imperiale, acquistati in un autunno appena iniziato dello scorso anno, dal mio rigattiere Pavese che è tanto simpatico, è invito a visitare la sua pagina on line http://www.ilrigattierepavese.it/.
Lasciati in cantina a riposare per poi dare una giusta vita di collocazione, la mia voglia era poca, e i lavori tanti..
Fin quando mi decisi che era ora che prendessi  i miei amati vecchi pennelli  e vernice.


Avevo nella testa un pensiero fisso : 
il finale!
Sapevo ancor prima che toni di colori avrei usato e anche cosa avrei combinato dopo..
Tutto era ai miei occhi.
Quindi, armata di santa pazienza , iniziai a togliere il piallacciato  dai mobili, che oramai aveva perso la sua aderenza, per poi pulirli e stuccare in alcuni punti non saldi.
Presi poi pennello e con la Chalk di Annie Sloan iniziai  a dare la prima mano di bianco Old White, su tutto il mobile.
 Ed ecco la mia visione:
Trasferimento immagine sull'anta, cassetto, e cornice espositiva al piano dei comodini.


Utilizzando la mia arma migliore:
la colla Mod Podge con il metodo a freddo., e tanta pazienza!


Ricevo email su come inseguire la mia precisione con questo metodo.
Rispondo che:
 sono anni che sperimento tecniche varie su come trasferire una immagine su legno, e nel mio modo, ho trovato sintonia proprio con questo metodo, che da sempre vi spiego con i miei tutorial.
Il segreto è solo uno:


La pazienza!
Il saper aspettare che la colla faccia il suo lavoro, cioè quello di poter trattenere e trasferire il pigmento della stampa, nella fibra del legno.
La colla va stesa alla stampa, e non viceversa: va data a pennello pieno ma non eccessivamente, va stesa senza una bolla d'aria, ripassando più volte la vostra mano sull'immagine incollata al mobile, per poi lasciare asciugare almeno un giorno intero!


E poi ancora, il lavoro più delicato!
spellicolare:
Senza fretta, senza ansia di vedere il finale, partendo da un angolo e sempre con l'aiuto dell'acqua spruzzata quando la carta si asciuga! 
Finito di spellicolare, lasciate asciugare, per poi passare una lieve rifinitura con la spugna vetrata, per togliere imperfezioni lasciati dal residuo della pellicola rimasta, in modo che risulti impalpabile al tatto della vostra mano:
Da qui, si inizia la decorazione, con le cere, con i pigmenti, con acquarelli oppure matite e gessetti, insomma solo la vostra manualità e fantasia potrà dare quell'effetto finale superlativo al vostro personale trasferimento. 



Proprio perchè il metodo transfer, non ha uno solo metodo!
Diverse tecniche esistono per..
ma anche diversi metodi per personalizzare un trasferimento va considerato!
Vedo parecchi lavori lasciati a metà su questo metodo di personalizzare il proprio mobile decorato.
Un risultato finale, a mia considerazione, piatto!
Si trasferisce nel meglio dei casi è poi punto, finisce li, senza una interpretazione, una personalizzazione del proprio lavoro, senza una vostra firma:
Sbagliato!


Non c'è metodo più bello che il personalizzare la propria soddisfazione di aver ricevuto un risultato perfetto della metodo trasferimento!
Vi perdete il bello della decorazione in se è per se!! 
Con questa tecnica è bello giocare , avete l'occasione di ritornare bambini, quando pasticciavamo i fogli bianchi per farli colorati, con i  nostri amati pennarelli Carioca.
Metteteci la faccia, mettete quello che sentite dentro in quel momento, non abbiate timore di sbagliare, tutto si può ripulire e nascondere dall'imperfezione, se tale vi disturba!


E sempre a mio modesto parere,
 è proprio l'imperfezione che fa bello un mobile ò un oggetto da voi rivisto.
Perché rimane unico e inimitabile con la vostra firma! 
Amoreggiate con i pennelli, aprite la mente verso nuovi frontiere della decorazione, guardate vecchi libri di artistica, dove sarete rapiti da metodi di personalizzare i vostro lavori, che mai vi immaginerete! 


Siamo in un epoca dove pian piano sta scomparendo la nostra fanciullesca fantasia !
La rete, seppur di grande evoluzione, non ci aiuta ad immaginare con la nostra mente.
Abituati ad avere occhi sullo schermo, dove in un minuto vi compaiano decine e decine di immagini presi da tutto il mondo, ma che siamo diventati pigri a fermarci nell'ingrandire anche un solo particolare di quella immagine!
Tutti  a scannerizzare un copia e incolla di vari risultati, più ò meno tutti uguali, alla presentazione di una ruota che gira e rigira!


Io amo considerare questo momento, come il mio momento di farmi conoscere, proprio come mi sento in quell'istante in cui sono un tutt'uno con i colori!
E qui che nasce il mio ego!
E' in questo momento che sono me stessa, in tutto!
E quando più mi sento bambina, tanto è più quel momento che riesco a "trasparire" quella eterna emozione che  percepisco..
Un unica parola:
Giocando!


E con questo mio gioco, io mi sono data tutta me stessa.
Sono tornata alle origini, quando ho tirato fuori da un cassetto i miei gessetti colorati, e le mie vecchie tempere.
Sono andata indietro a tanti anni fa quando apri il tubetto di colore, è li la mia fantasia è esplosa in un carico di energia positiva, che da tempo mi mancava! 


Ho giocato con le sfumature, aiutata dall'acqua e dal calore di un "embosser",
una sorta di phone con alte temperature, per  poter sciogliere i gessetti  di cera colorati, che mischiati alla tempera danno questi risultati materici con lievi sfumature pittoriche nell'insieme del pannello. 


Infine ho patinato il contorno, usando la Chalck di Annie Sloan colore Graphite, e cera soft per donare morbidezza a tutto il mobile.
La parte di sopra, come il piano e la cornice , ho osato con il colore nero, è lucidato a più mani sempre con l'aiuto della mie amate cere. 



Infine sono passata alla decorazione interna, usando della stoffa in cotone colore bordeaux della linea Toile de Jouy,  e carta da vecchi libri ingialliti dal tempo, rivestendo cosi  il cassetto, il piano e l'anta interna del mobile, bordando poi,  con della vecchia passamaneria trovata in un mercatino brocante, incollando con la colla a caldo


E non contenta!
Le maniglie Inglesi. per donare quello stile che immaginavo fin dall'inizio.
Arrivano proprio dall'aristocratico paese, sono delle maniglie in zinco pieno, tutte orlate, di colore grigio scuro..
 come le ho viste mi si sono brillati gli occhi *.*



E con finire, loro le protagoniste da sempre della mia Soffitta!
Le cere.
Sapete bene come mi appartengono, con loro ho una empatia quasi mistica direi, tutto si armonizza, tutto acquista quel sapore che sempre cerco..



Sono cere francesi, dove possiedono elementi  vari composti da mescolanze di cere, trementina e oli profumati, per donare protezione e quel "odore" di antico al mobile.


E questa è la storia finita di due comodini, riposti in cantina da tempo, e rinati sotto quell'unico modo per raccontarmi, per raccontare un mondo visto con miei occhi.
L'immaginazione fa grande anche quei desideri più nascosti di ognuno di noi,.
Io ne avevo due è li ho lasciati andare insieme alle mie mani, ricreando una atmosfera puramente in stile, chiamiamoli "  Lords and Mister cabinets"
due comodini aristocratici !

^__^

E voi Soffittane arrivate fin qua..
grazie di sempre, delle visite, dei commenti,delle chiacchiere e dei consigli,
voi siete parte da sempre delle mie storie, qua in codesta polverosa Soffitta!
Buona immaginazione a tutte, è buon Avvento appena iniziato!





p.s  
scusandomi se ancora in parte non ho risposto ai commenti precedenti, provvedo!



















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