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venerdì 18 maggio 2012

INCISIONE SU LAMINA CASALINGA

Questo bel tutorial che vedrete lho linkato alla pagina di una creativa che secondo mè ha tanto dentro per arrivare a condividere con noi nel suo blog quello di cui ha imparato nel tempo, io lho trovata xpuro caso mentre cercavo info sul metodo del trasferimento di immagine, e memorizzando la pagina al suo tempo, oggi mi ritorna in mente nella lavorazione del metallo e con se il rilievo a immagine su lamina.. ovviamente non dimentico di consigliarvi di andare a darle visita sul suo fantastico mondo chiamato http:/sulfilodellafantasia.blogspot.com


Incisione casalinga...........proviamo???????



Buongiorno,
questo post lo dovevo pubblicare lo scorso anno.
Poi, 100000 cose da fare, non sono Wonder Woman, se devo scegliere..........
OK, oggi lo metto in rete.....e vediamo come va!!!!!

In giro la metallo-mania impazza.
Grazie ai vari motori di ricerca , e ultimamente a pinterest tutti si prova (chi meglio chi peggio) a realizzare bijoux con queste tecniche,
e inevitabilmente ci si rende conto di quanto siamo indietro per quello che riguarda componenti e materiali.

Mi piacciono le texure a rilievo,
dalle nostre parti non si vedono ancora robe del genere,
bisogna ordinare tutto all'estero.....e allora????

Nei miei trascorsi studenteschi l'incisione ha avuto il suo bel posto di rilievo.
Il principale ( leggi maritozzo) era un patito dell'elettronica
( quindi circuiti stampati e basette di rame incise)
Esistono in commercio prodotti specifici per queste tecniche.

Ma come diceva quel carissimo pazzo professore di modellato....
".....nessuno ci vieta di provare prodotti che comunemente ognuno di noi ha in casa......."
e cioè, Acido Cloridrico ( Acido Muriatico) e Perossido di Idrogeno ( Acqua Ossigenata)

Faccio presente che i due sono prodotti chimici,
uniti danno vita ad una reazione chimica tossica,
quindi è necessario prendere le dovute precauzioni:

- lavorare in ambienti aerati
- proteggersi le mani con guanti di lattice
- occhiali per proteggere gli occhi da eventuali schizzi
- no bimbi curiosi tra i piedi
- no fumo, no cibi.
che poi sono le elementari norme di sicurezza per lavorare tranquillamente.



Disegnare un motivo a piacere su carta da lucido,
trasferirlo tramite carta da ricalco sulla lastrina di rame
riprendere il motivo con un pennarello indelebile.
Schermare il retro della lastrina con nastro adesivo
(questo per fare in modo che la reazione chimica non intacchi il retro)




In un contenitore di vetro o di plastica miscelare i due liquidi in parti uguali.


Versare prima l'acido poi l'acqua ossigenata, quindi posizionare la piastrina.
Io ho fatto un foro e fissato un filo in ottone per smuovere la piastrina,
ma vanno bene anche le pinzette.


L'Acqua Ossigenata che uso è quella che compro in farmacia stabilizzata al 12%,
più leggera ma più che sufficiente come concentrazione,
il processo richiede più tempo,
ma vi assicuro che è molto meglio aspettare.....piuttosto che intossicarsi!!!!


Attenzione, potreste trovare Acqua ossigenata a 60-80-100 + volumi,
lasciate perdere,la reazione è molto reattiva e pericolosa.


Il tempo dell'incisione varia a seconda della temperatura, della quantità di rame da asportare, dallo spessore della lamina.
Se vedete che l'incisione avviene troppo lentamente,
aggiungete un 30-50% di Acqua Ossigenata in più.




Dopo 30-40 minuti circa il processo di incisione dovrebbe essere concluso.
Prendete la lastrina con le pinzette, lavarla sotto l' acqua corrente,
togliere i residui di pennarello con l'acetone o con una paglietta abrasiva.


Se volete lucidarla con un vecchio metodo della nonna........
pomodoro e panno morbido.
Fatto questo, potete sbizzarrirvi con quanto e come credete.


Chiaramente confido in persone che siano
"adulti in grado di intendere e capire il potenziale pericolo di certe reazioni "
magari non farci giocare i bimbetti e neppure i piccoli chimici di casa......
un poco di sano cervello non guasta mai e previene brutte sorprese.


Un bacione e buon tutto quello che state facendo,
per quanto mi riguarda spero solo che domani non nevichi.....
anche per non replicare i macelli della scorsa settimana.
Ciaooooooo!!!!!!!!!!!!!!!
Cinzia

Monachelle legate




Monachelle legate
Filo d'argento100_6786-copia100_6787-copia Per realizzare le monachelle occorre del filo d’argento di diametro 0.8 mm, generalmente venduto in matasse da 100 gr circa.
Si tagliano due pezzi di filo la cui lunghezza deve essere almeno di 6 cm, la misura scelta dipende dalla lunghezza che si preferisce per la parte finale del pezzo.

Pinza a becchi tondi Pinza a becchi tondi per argento e metalli morbidiOcchiello della monachella pronto per essere chiusoIl primo passo per forgiare la monachella è creare l’occhiello a cui si aggancerà l’orecchino vero e proprio: si usano le pinze piccole a becchi tondi lisci e si avvolge il filo lasciando uno dei due capi del filo più corto dell’altro. Poi, usando la pinza per tenere fermo l’occhiello, si raddrizza l’estremità più lunga in modo da formare un angolo retto con l’estremità più corta.

Pinza a becchi tondi per oreficeriaChiusura della monachellaPinza a becchi piatti zigrinataAncora tenendo fermo l’occhiello, si usano le dita per avvolgere il filo corto su quello lungo, aiutandosi infine con una pinza a becchi piatti zigrinati per chiudere l’ultima parte del filo.

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Occhielli delle monachelle Pinza a becchi tondi piegatura monachellaDima per forgiare monachelle
.Una volta chiusi gli occhielli, piegare all’indietro il filo e modellare la monachella con l’aiuto di una dima (va bene un qualunque oggetto tondo, nella foto si tratta di un pennarello).

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Monachelle pronte da raddrizzareStocco e carta vetrataLimatura della punta con carta vetrata fineAppoggiate le monachelle così formate su una superficie piana e, se necessario, correggete la piegatura. Poi limate l’estremità del filo con della carta vetrata a grana fine, per evitare che possa pungere l’orecchio.

Martello a testa piatta Monachelle finiteDimensione delle monachelle
L’ultima operazione, che serve a fissare la forma e ad indurire il pezzo, consiste nel martellare leggermente la monachella per appiattirla un poco. Ed ecco la monachella legata pronta per essere utilizzata!

Le monachelle, come illustrato nelle fotografie, possono essere lavorate, in alcune fasi, contemporaneamente; generalmente lavorare entrambi i pezzi insieme facilita la realizzazione di parti molto simili, quasi identiche anche se, come nell’esempio, è più facile che le pinze segnino il metallo (inconveniente a cui si può porre rimedio avvolgendo le pinze con dello scotch di carta oppure ripassando i pezzi con della carta vetrata a grana fine).

Rivetti sempre perfetti

video dimostrativo su come realizzare dei "rivetti" e utilizzarli semplicemente!!

TECNICA DEL CRACKLE'


Applicate il colore acrilico giallo (A) sulla base precedentemente preparata con il fondo bianco a colore asciutto applicate la vernice screpolante (B) ed attendete l'asciugatura.
Preparate il colore avorio (C) leggermente diluito con acqua e ben stemperato applicatelo aiutandosi con un tampone in spugna, asciugate utilizzando il phon Proteggere il tutto con la vernice finale
Colore A + Screpolante B + Colore C
Per realizzare le screpolature sotto vetro procedere seguendo il seguente schema :
Screpolante B + Colore C + Colore A

SHABBY CON PARAFFINA (CANDELA)

Smalto e Paraffina : Materiali: Impregnante all'acqua tinta legno SMALTO ad ACQUA Candela in cera d'api naturale carta abrasiva "waterproof"
1) Preparazione del fondo : carteggiare con carta abrasiva leggera seguendo le venature del legno. Togliere con un panno asciutto la polvere creata e applicare due strati di impregnante tinta legno aiutandosi con la pennellessa sintetica.Attrezzatura: Pennellessa sintetica - carta abrasiva
2) Sfregare una candela in cera d'api naturale o con perle di cera naturale le parti della base che si vogliono rovinare in modo da intravedere il legno sottostante. (suggerimento scaldare leggermente la candela in modo da rendere più facile lo sfregamento sulla base)
3) Recentemente sono in commercio nuovi smalti all'acqua lucidi ed opachi di ottima qualità , cremosi, autolivellanti , coprenti e soprattutto che non necessitano di ulteriori finiture.
4) Aiutandosi con una pennellessa sintetica applicare lo Smalto ad Acqua su tutta la superficie ed attendere la perfetta asciugatura.5) Per eliminare la cera sottostante allo Smalto carteggiare con carta abrasiva "waterproof" Ecco come per magia realizzato lo stile Shabby.La cera in eccesso può essere utilizzata per proteggere il tutto aiutandosi con un panno di lana distribuendola su tutta la base decorata.


(Dopo aver creato l'effetto Shabby sulle vostre basi le potete decorare con roselline in Découpage, decorazioni in stencil o piccoli decori a mano libera.
Potete ulteriormente invecchiare con cere scurenti  effetto invecchiante o bitumi ).


IMPORTANTE : SE UTILIZZATE PRODOTTI A CERA , OLIO O BITUMI A BASE SOLVENTE, NON POTETE UTILIZZARE VERNICI ALL'ACQUA, MA SOLAMENTE VERNICI FINALI A SOLVENTE!!!!

TUTORIAL TECNICA SHABBY

Procedimento Con Fondo Screpolante e Colore Acrilico :
Materiali: Impregnante all'acqua tinta legnoFondo, Screpolante,Colore acrilico o Fondo Universale Bianco,Vernice finale in gel,carta abrasiva "waterproof".
1) Preparazione del fondo : carteggiare con carta abrasiva leggera seguendo le venature del legno. Togliere con un panno asciutto la polvere creata e applicare due strati di impregnante tinta legno aiutandosi con la pennellessa sintetica.Attrezzatura: Pennellessa sintetica - carta abrasiva
2) Per realizzare un bellissimo effetto shabby applicare uno strato sottile di fondo screpolante nei punti di maggior logorio (sporgenze, spigoli, angoli, braccioli, gambe ecc…..) ed attendere che asciughi. Attrezzatura indispensabile : pennellessa sintetica
3) Applicare su tutta la base il colore bianco in modo uniforme : potete aiutarvi con rullo di spugna asciutto per evitare segni del pennello : Attrezzatura : pennellessa sintetica - rullo di spugna

4) Nei punti dove precedentemente era stato applicato fondo screpolante il colore bianco si ritirerà creando le tipiche "crepoline" della vernice vecchia e scrostata ; in alcuni punti per rendere la vernice più scrostata carteggiare con carta abrasiva "waterproof" .

5) A lavoro asciutto creare delle sfumature con il colore a cera nella tonalità dell'avorio.( cera neutra + acrilico avorio= mischiare i due componenti ) Attrezzatura suggerita : Spugna di mare naturale

6) Proteggere il mobile con uno strato di Flatting effetto cera. Attrezzatura utilizzabile: Pennellessa sintetica

TERMINE SHABBY CHIC!!

Imitazione del logorio del tempo screpolature e graffiature del colore chiari che lascia vedere il colore sottostante nelle tinte del legno .
Aggiungi didascalia

(questo bel baulone è un mio progetto creato con la tecnica qui illustrata - shabby!)
Stile Americano Designer Rachel Ashwell : TRASANDATO DI LUSSO Recupero di vecchi mobili già da tempo dipinti nelle tonalità del legno o con colori coprenti chiarissimi bianchi , avorio ecc…( vedi mio post alla voce baulettone)

TERMINE DECOUPAGE



Storia del Decoupage


Decoupage2
LA STORIAIl decoupage è un’antica tecnica decorativa che prese piede in Europa alla fine del XVII secolo grazie alla moda di oggetti laccati in stile cinese diffusasi tra la nobiltà e la ricca borghesia. Agli inizi del Settecento i mobili laccati e
decorati provenienti dalla Cina e dal Giappone divennero di enorme popolarità a tal punto che la richiesta non aveva nessuna possibilità di essere soddisfatta dalla produzione originale. Durante il settecento e l’ottocento il decoupage si diffuse con successo in tutta Europa per essere impiegato come tecnica artistica dalle donne con inclinazioni artistiche che desideravano decorare per diletto le cappelliere, i portaparrucca e gli oggetti da disporre con grazia davanti alle specchiere. Un nome in particolare merita di essere ricordato nella storia dell’evoluzione del decoupage :Mary Delenej, questa dama vissuta tra il 1700 e il 1770, fu apprezzata alla corte di re Giorgio III d’Inghilterra e dalla regina Carlotta. Molti nobili si onoravano della sua amicizia e confidenza. Alla tarda età di settantuno anni inizio’ a creare riproduzioni molto accurate e artisticamente pregevoli di piante e fiori, nacquero cosi’ i suoi “mosaici in carta” vere opere d’arte. L’arte del decoupage venne riproposta in Italia con i nomi di “lacca contraffatta” o “arte povera” grazie ai mobilieri veneziani, che per riuscire a soddisfare in tempi ragionevoli la crescente richiesta di monili laccati in tutta Europa, cominciarono a ritagliare, dipingere e laccare le immagini stampate. Grazie alla relativa semplicità, la tecnica del decoupage si diffuse rapidamente in Germania, Francia, Inghilterra e perfino nel nuovo mondo. Inizialmente si usavano figure di stile cinese, poi si prese ad utilizzare le immagini più svariate. Nel
XIX secolo quest’arte si diffuse tra il popolo: il decoupage vittoriano è ancora oggi eseguito utilizzando immagini di fiori, uccelli, cherubini posizionate a caso sulla superficie dell’oggetto. Ai giorni nostri stiamo vivendo un periodo di grande successo ed interesse per questa affascinante tecnica decorativa, che con l’aiuto della moderna tecnologia dei materiali, consente realizzazioni di grande effetto e bellezza, lasciando libero spazio all’estro ed alla fantasia di
ciascuno.


LA TECNICALa tecnica decorativa del decoupage consiste nel tagliare, comporre, incollare e fissare con vernice trasparente le immagini su un oggetto. L’oggetto è poi trattato con successivi strati di vernice, alternate a carteggiatura (che ha lo scopo di uniformare la superficie decorata) in modo da farlo apparire totalmente liscio (senza gli “scalini” delle figure), come se fosse dipinto. E’ possibile decorare in decoupage vecchi oggetti o mobili personalizzandoli e armonizzandoli con l’arredamento dell’ambiente a cui sono destinati oppure realizzare eleganti complementi d’arredo su qualsiasi
tipo di materiale: legno, latta, cartone, biscotto, terracotta (biscotto), ferro, e pareti. I materiali che servono sono molto semplici se volete iniziare:


forbici da ritaglio
• colla vinilica (il banale vinavil)
• 1 pennello per la colla
• 1 pennello per prodotti a verniciatura
• 1 pennello per prodotti all’acqua
• boccette di colori all’acqua
• vernice finale
• riviste o fogli di carta regalo con bei motivi da ritagliare
• una scatolina di legno (la potete acquistare nei molti negozi di fai da te, sono in legno grezzo)


Principali Tecniche:decoupage di base spugnatura
effetto craquele’
effetto crepe finali
tecnica foglia oro
effetto anticato
decoupage su vetro varie tecniche
finto marmo
finta radica
stencil
decoupage pittorico

CRAQUELE' FINALE CON GOMMA ARABICA E UNA SCATOLA AFRICANA

Dopo aver eseguito la decorazione in découpage proteggete con tre strati di vernice satinata all'acqua aspettando l'asciugatura tra le varie mani. Applicare tre strati di Lacca decerata ed attendere l'asciugatura.
Applicate le vernici con una penellessa sintetica e solo a lavoro perfettamente asciutto applicate uno strato abbondante di Gomma arabica ; attendete la formazione naturale delle crepe.

(un mio lavoretto la scatola Kenya)


Per ottenere delle belle crepe lunghe e distanti tra loro aspettate almeno 12 ore di asciugatura naturale prima di procedere ad evidenziare le crepe..
Aiutandosi con un batuffolo in filo o un panno di cotone morbido stendete il colore ad olio su tutta la superficie.
Con un secondo batuffolo togliete l'eccedenza di prodotto.
(il colore ad olio si scioglie o diluisce con l'essenza di trementina)

A lavoro asciutto terminate con uno strato di flatting gel.
(Particolare delle crepe: vi consiglio di utilizzare sempre due colori ad olio : uno scuro tipo le terre e uno di colore bianco).
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