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venerdì 1 giugno 2012

LE 4 CANDELE

Le quattro candele, bruciando, si consumavano lentamente.
Il luogo era talmente silenzioso,
che si poteva ascoltare la loro conversazione.
La prima diceva:
"IO SONO LA PACE,
ma gli uomini non mi vogliono:
penso proprio che non mi resti altro da fare
... che spegnermi!"
Così fu e, a poco a poco, la candela si lasciò spegnere completamente.
La seconda disse:
"IO SONO LA FEDE
purtroppo non servo a nulla.
Gli uomini non ne vogliono sapere di me,
non ha senso che io resti accesa".
Appena ebbe terminato di parlare, una leggera brezza soffiò su di lei e la spense.
Triste triste, la terza candela a sua volta disse:
"IO SONO L'AMORE
non ho la forza per continuare a rimanere accesa.
Gli uomini non mi considerano
E non comprendono la mia importanza.
Troppe volte preferiscono odiare!"
E senza attendere oltre, la candela si lasciò spegnere.
...Un bimbo in quel momento entrò nella stanza
e vide le tre candele spente.
"Ma cosa fate! Voi dovete rimanere accese,
io ho paura del buio!"
E così dicendo scoppiò in lacrime.
Allora la quarta candela, impietositasi disse:
"Non temere, non piangere:
finchè io sarò accesa, potremo sempre
riaccendere le altre tre candele:
IO SONO LA SPERANZA"
Con gli occhi lucidi e gonfi di lacrime,
il bimbo prese la candela della speranza e riaccese tutte le altre.
CHE NON SI SPENGA MAI LA SPERANZA
DENTRO IL NOSTRO CUORE...
...e che ciascuno di noi possa essere
lo strumento, come quel bimbo,
capace in ogni momento di riaccendere
con la sua Speranza,
la FEDE, la PACE e l'AMORE.
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Photo: LE 4 CANDELE

Le quattro candele, bruciando, si consumavano lentamente.
Il luogo era talmente silenzioso,
che si poteva ascoltare la loro conversazione.
La prima diceva:
"IO SONO LA PACE,
ma gli uomini non mi vogliono:
penso proprio che non mi resti altro da fare
che spegnermi!"
Così fu e, a poco a poco, la candela si lasciò spegnere completamente.
La seconda disse:
"IO SONO LA FEDE
purtroppo non servo a nulla.
Gli uomini non ne vogliono sapere di me,
non ha senso che io resti accesa".
Appena ebbe terminato di parlare, una leggera brezza soffiò su di lei e la spense.
Triste triste, la terza candela a sua volta disse:
"IO SONO L'AMORE
non ho la forza per continuare a rimanere accesa.
Gli uomini non mi considerano
E non comprendono la mia importanza.
Troppe volte preferiscono odiare!"
E senza attendere oltre, la candela si lasciò spegnere.
...Un bimbo in quel momento entrò nella stanza
e vide le tre candele spente.
"Ma cosa fate! Voi dovete rimanere accese,
io ho paura del buio!"
E così dicendo scoppiò in lacrime.
Allora la quarta candela, impietositasi disse:
"Non temere, non piangere:
finchè io sarò accesa, potremo sempre 
riaccendere le altre tre candele:
IO SONO LA SPERANZA"
Con gli occhi lucidi e gonfi di lacrime,
il bimbo prese la candela della speranza e riaccese tutte le altre.
CHE NON SI SPENGA MAI LA SPERANZA
DENTRO IL NOSTRO CUORE...
...e che ciascuno di noi possa essere
lo strumento, come quel bimbo,
capace in ogni momento di riaccendere
con la sua Speranza,
la FEDE, la PACE e l'AMORE.

VINTAGE

Photo: ღ Aisi Raif ღ

UN ANGELO

Io credo che noi tutti abbiamo un angelo!
Forse un pò speranzoso il post di oggi ma sono convinta che nel nostro camminare di ogni giorno un angelo ci cammina vicino..avvolte capita di sentirne  il profumo..come una ventata di rose..capita, anche che ne sento il calore, se cosi posso descrivere, come un vuoto nell'aria fosse riempito da materia..direte questa e matta!! forse lho sono anche, ma fin da piccola  mia madre mi raccontava che dove c'ero io, qualcosa nella stanza accadeva...mah! a me basta pensare che se davvero c'è..io ne sono grata..
Cosi tempo fa girovagando per colori e pennelli il mio occhio si posa su questo bel disegno su carta di riso..ne ero convinta! dedicai a lui, il mio angelo, un quadro ora appeso alla parete difronte al mio letto dove ogni sera prima di addomentarmi gli dò il mio saluto e lui si addormenta insieme a me..

Comprai un pannello in legno e con carta vetrata ho lisciato la base mettendo poi una bella colata di stucco bianco mischiato alla colla in modo che una volta asciutto non si formassero crepe, ma solo dislivelli creati con lo spatolamento. Al centro ho incollato la carta e con la pasta granito verde ho dato diverse spatolate intorno l'immagine fino a creare una crosta, e con i colori acrilici ho ripreso i toni dell'immmagine con varie spugnature e con passaggi di dorato per dare luce, finendo al centro con pennellate di lacca anticante per proteggere la carta dando un contrasto di vissuto..ecco il mio angelo ora posso anche vederlo!
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