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martedì 22 maggio 2012

Come Creare Da Sé Chiodini In Argento/il pallino tondo



Come fare chiodini con testa a pallina in rame e ottone 1

Avendo sempre avuto difficoltà a trovare, qui da me, i chiodini con la testa a pallina in rame e in ottone (di componenti in ottone, qui, non c'è n'è nemmeno l'ombra), ho deciso che prima o poi me li sarei realizzata da sola. Ci provavo da tempo, andando un pò a tentativi e collezionando solo esiti negativi, uff! Oggi invece ci sono riuscita, complice mio padre e i suoi attrezzi miracolosi!^_^ Super contentissima del traguardo raggiunto, chiamiamolo pure così, volevo rendervi partecipi e mostrarvi i vari processi!


Quello che occorre è del filo di rame o ottone da 1mm e più sottili (oltre 1mm non ho provato) tagliato della dimensione che preferite (se avete bisogno di una misura di chiodino specifica aumentate le dimensioni di qualche millimetro perchè una volta formata la pallina il vostro chiodini risulterà più corto) e disposto in modo da essere comodamente preso con delle pinze a becco piatto o ricurvo. Una bacinella d'acqua da tenere vicino dove raffreddare i chiodini e un cannello a gas propano, le torce portatili dovrebbero andare bene, bisogna trovare quella giusta.




Una volta preparati tutti gli strumenti si procede all'accensione della torcia che va regolata fino ad ottenere una fiamma blu. A questo punto si prende con le pinze un pezzetto di filo, che va mantenuto perpendicolare alla torcia, e si avvicina alla fiamma appena oltre la punta azzurra.



Il rame diventerà rosso e dopo alcuni secondi si formerà una pallina, appena questa è delle dimensioni che desiderate, mantenendola sempre con le pinze la immergete in acqua a raffreddare.

Potete ripetere l'operazione a vostro piacimento, è molto divertente, ma prendete le dovute precauzioni e fate attenzione! Io ho realizzato chiodini con il rame e con l'ottone ma naturalmente può essere utilizzato anche l'argento che tra l'altro fonde anche più velocemente degli altri metalli.



Questi sono i miei chiodini con testa a pallina, sono belli ma un pò sporchi!
Per questioni di lunghezza dovuta alle numerose foto ho diviso l'argomento in due post, nel prossimo vi mostrerò cosa ho fatto per pulire i chiodini...

Come fare chiodini con testa a pallina in rame e ottone 2 -Pulizia-

Come avrete notato in questa foto, dopo essere stati sottoposti a fusione, i chiodini risultano ricoperti di una patina di color nero e rosso sul rame, bianco-giallo sull'ottone. Per levare via questa patina, ho usato un metodo molto semplice e veloce.



Ho immerso i chiodini in una soluzione calda di aceto e sale e li ho lasciati lì per qualche minuto,
il processo di pulizia per il rame e l'ottone è quasi immediato.


Una volta puliti li ho tolti dalla soluzione, ho aspettato qualche istante che raffreddassero, li ho sciacquati in acqua per togliere residui di aceto e asciugati.
Per spiegazioni più dettagliate riguardo questo metodo vi rimando all'interessantissimo post di Alessia.
A questo punto i chiodini sono ripuliti dalla patina di ossidazione, ma il loro colore non è ancora quello naturale.


Per riportare il metallo al suo colore originale, ho utilizzato della lana d'acciaio 4 zeri, che ha grana finissima, con cui ho lucidato i chiodini. Nella foto potete vedere la differenza tra i chiodini lucidati al centro e quelli appena usciti dalla soluzione.

Maneggiandoli, però, mi sono accorta che il metallo, soprattutto il rame, aveva perso in durezza, e la sezione del chiodino vicino alla pallina che era stata riscaldata dalla fiamma era morbida.


Ho risolto il problema in questo modo, con un martello leggero (o uno in nylon), ho dato dei piccoli colpi sulla parte interessata, molto delicatamente senza appiattire il metallo, per rinforzarla e induririla.
Questo è quello che ho fatto per avere dei chiodini con pallino, ora sono pronti per essere anticati e usati per creare nuovi gioielli. Spero possa esservi utile!

 
 
 
Filo a pezzetti... tutti i diametri che ho, il rame, ma anche il bronzo...

Il bronzo da 1 mm. si appallottola che è un meraviglia!! sono i chiodini rosati che vedete in primo piano. E' ipnotico il movimento della mano, il filo che poggia sulla fiamma, proprio sulla punta blu, e si scalda, e da quella rossa estremità, con un po' di pazienza, si forma una piccola sfera. E non ci si deve accontentare subito... bisogna aspettare ancora un attimo perchè la sfera sia veramente perfetta e tonda. Quello è il momento giusto per tuffarla nell'acqua.
E sono pronti.


Adesso vanno decapati, o anche solo leggermenti puliti con la lana d'acciaio, e poi magari ossidati, insomma come ispira il sentimento del momento, ma eccoli qua! I miei primi chiodini fatti a mano... Non potevo aspettare che fossero puliti per fotografarli.
Le cose nuove, le scoperte, i piccoli successi, i tentativi, regalano motivi per sorridere sempre alla vita. Come me quella mattina...

{Note tecniche: la mia torcia (cannello) è una mini torch a butano, la Dremel Versaflame. Usandola alla massima potenza ho appallottolato agevolmente il filo in bronzo da 1 mm. e il filo di rame da 0,6/0,8/1 mm.
Non c'è stato verso invece di fare appallottolare quello da 1,25... ma era solo una prova per capire cosa potevo ottenere}
 

Pulizia
Il decapaggio (pickling) è il processo chimico di pulizia delle superfici metalliche dagli ossidi che si sono formati in seguito alla ricottura o semplicemente all'esposizione all'aria, oppure dai residui delle saldature. I metalli che contengono rame (le varie sue leghe e anche l'argento) si ossidano facilmente, in particolare se riscaldati, quindi il processo di ricottura ne ricopre la superficie. Questa patina superficiale potrebbe essere ciò che cerchiamo (la cosiddetta heat patina), ma se non lo è, soprattutto se un pezzo viene sottoposto per varie volte alla ricottura durante la lavorazione, allora serve un bella pulizia profonda. Se la nostra intenzione è di finire un pezzo dando una qualche patina particolare a maggior ragione dovremo ripulire la superficie da qualunque residuo oleoso o grasso e dagli ossidi, perchè la patina aderisce meglio ed è più uniforme su una superficie perfettamente pulita.

Il classico sistema di decapaggio prevede il bagno dei pezzi da pulire in una soluzione acida, solitamente si tratta di acido cloridrico o solforico. Da quando per fortuna si è diffusa la coscienza ambientalista e una maggiore responsabilità nell'uso di sostanze chimiche tossiche e inquinanti, molti hanno sostituto questi acidi con il più "verde" acido citrico.
Ma c'è una soluzione più economica e casalinga ma ugualmente molto efficace per ottenere il nostro bagno acido ed è una soluzione più o meno satura fatta con aceto e sale. Si usa circa una tazza di aceto e un bel cucchiaio di sale, ma c'è chi dice che più la soluzione è satura di sale e meglio lavori... Si fa sciogliere il sale nell'aceto e per ottenere risultati migliori e più veloci è opportuno riscaldare la soluzione. Vi si immergono i pezzi da pulire e vi accorgerete subito dell'efficacia di questo rimedio casalingo!


Rimuovete immediatamente dalla soluzione gli oggetti appena sono puliti, sciacquateli molto bene e asciugateli. Ricordatevi che si tratta di un acido (corrosivo). Proprio per questo motivo non tutte le pietre, ma specialmente non i materiali organici, possono essere bagnate in questa soluzione senza danni. Se acquistate bijoux in rame non ossidato, montati con pietre o perle o altri materiali, e vi si dice che per pulirli va bene l'aceto o il limone diffidate. Siate ben certi di che materiali è composto il vostro oggetto prima di metterlo a contatto con una sostanza acida. Pensate che le pietre potrebbero essere state tinte o trattate in qualche modo, e perdere il colore o la lucentezza.
La pulizia effettuata in questo modo non è permanente! gli ossidi continueranno a formarsi sulla superficie del metallo esposto ai composti presenti in atmosfera e alle sostanze acide (come il sudore o i profumi). La soluzione decapante rimane efficace per diverso tempo, quindi non è necessario buttarla via una volta utilizzata.
 

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